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Test Ergometrico - Ruesch
Che cos’é e a cosa serve il test ergometrico?

L’elettrocardiogramma da sforzo (o test ergometrico) è un esame strumentale che consiste nella registrazione dell’elettrocardiogramma (ECG) durante l’esecuzione di uno sforzo fisico (a differenza dell’ECG basale che viene registrato in condizioni di riposo) e nella misurazione della pressione arteriosa. In questo modo è possibile slatentizzare e definire la natura di eventuali disturbi cardiaci, consentire un controllo dell’efficacia della terapia, stabilire un eventuale piano di riabilitazione, esaminare la risposta dell’apparato cardiocircolatorio all’esercizio fisico, accertare l’idoneità all’attività sportiva ed al lavoro per gli aspetti cardiovascolari, valutando frequenza cardiaca, risposta pressoria ed eventuali alterazioni ECG. Durante lo sforzo fisico infatti, si realizzano condizioni che comportano un incremento delle richieste di lavoro al cuore che potrebbero mettere in evidenza eventuali alterazioni non riscontrabili a riposo. Può essere considerato, inoltre, l’esame strumentale di prima scelta per la diagnosi di cardiopatia ischemica.

Come avviene il test ergometrico?

Il test al cicloergometro è una prova da sforzo massimale, cioè protratta fino all’esaurimento muscolare, che si effettua applicando carichi di lavoro progressivamente crescenti. Durante la prova al cicloergometro viene registrato continuamente un elettrocardiogramma e viene monitorizzata la pressione arteriosa: in tal modo è possibile determinare il grado di tolleranza allo sforzo misurando i carichi di lavoro e valutare istante per istante la presenza o meno di eventuali anomalie. La parte dell’esame, con applicazione del carico di lavoro, avrà una durata media di 15 minuti e sarà seguita da un periodo di defaticamento di 3-6 minuti.
Verranno applicati gli elettrodi sul torace; viene quindi registrato un elettrocardiogramma basale a riposo. Inizierà poi lo sforzo fisico, solitamente pedalando su una cyclette (cicloergometro) oppure camminando su un tappeto rotante (treadmill). Lo sforzo è progressivo e viene incrementato mediante aumento costante della resistenza opposta dai pedali del cicloergometro o della velocità del tappeto rotante. Si inizia da un basso carico di lavoro che viene progressivamente aumentato fino al raggiungimento di un determinato valore di frequenza cardiaca, calcolato dal medico in base al sesso e all’età del paziente. La scelta della entità e della velocità di incremento dello sforzo vengono scelte dal medico nell’ambito di protocolli uniformati e standardizzati, sulla base delle caratteristiche cliniche del paziente. Durante l’esame la Sua attività cardiaca verrà tenuta costantemente sotto controllo dal personale sanitario attraverso il monitoraggio elettrocardiografico e la rilevazione ad intervalli regolari della pressione arteriosa e dei battiti del cuore. Verrà inoltre prestata molta attenzione ai sintomi (dolore al torace, capogiri, mancanza di fiato, debolezza eccessiva) e al loro rapporto con le eventuali variazioni dell’elettrocardiogramma e della pressione arteriosa. La prova può essere interrotta dal medico in qualsiasi momento fosse necessario (esistono criteri clinici e strumentali di arresto standardizzati), ma anche su richiesta alla comparsa dei sintomi sopra descritti.

Quali sono i limiti e i rischi?

Alcune particolari condizioni e anche l’assunzione di alcuni farmaci possono interferire con la valutazione di un ECG da sforzo. Per esempio, l’incapacità del paziente (per problemi ortopedici, neurologici o psichici) ad eseguire uno sforzo fisico rappresenta una controindicazione al test ergometrico. Alcune caratteristiche dell’ECG basale rendono non attendibile l’interpretazione delle alterazioni elettrocardiografiche durante sforzo. Inoltre, l’assunzione di alcuni farmaci, quali la digitale, i farmaci anti-anginosi, i farmaci betabloccanti, alcuni antidepressivi possono variamente interferire con l’interpretazione e con il risultato del test da sforzo; pertanto, in questi casi dovrà essere valutata con il medico la possibilità di una loro eventuale sospensione prima dell’esecuzione dell’esame. Infine, vi sono alcune condizioni che controindicano l’esecuzione di una prova da sforzo:
• infarto miocardico da meno di 48 ore;
• angina instabile;
• alcune situazioni di irregolarità del battito cardiaco (aritmie);
• malattie della valvola aortica (stenosi aortica grave);
• scompenso cardiaco in fase di instabilità clinica;
• embolia o infarto polmonare recenti;
• miocardite o pericardite in fase acuta;
• aneurisma dell’aorta
In alcuni casi potrebbe essere indotta una ischemia cardiaca che si manifesterà con comparsa di dolore toracico oppure sarà rilevata dal medico all’elettrocardiogramma; solo raramente è richiesta la somministrazione di farmaci per risolvere l’ischemia cardiaca. Talora si può verificare una marcata riduzione della pressione arteriosa che si accompagna a sintomi quali sudorazione ed offuscamento della vista. Sono comunque prontamente disponibili i presidi sanitari necessari a fronteggiare tali evenienze ed il personale è addestrato ad affrontarle al momento dell’occorrenza. In taluni casi possono comparire aritmie cardiache pericolose per la vita.

Modalità di preparazione al test.

Prima di effettuare il test è importante seguire le seguenti norme comportamentali:
1. non mangiare prima della prova: è concesso solo un piccolo spuntino 2-3 ore prima;
2. non bere caffe o altre bevande eccitanti;
3. non fumare da almeno 2 ore prima dell’inizio della prova;
4. non compiere sforzi muscolari di una certa importanza nelle ore precedenti la prova;
5. presentarsi muniti di pantaloncini, maglietta, scarpe da ginnastica, asciugamano, bottiglietta d’acqua;
6. portare eventuali elettrocardiogrammi e/o accertamenti cardiologici già eseguiti.

Quali sono le possibili alternative?

Ecocardiogramma con stress farmacologico con somministrazione di dobutamina o dipiridamolo Scintigrafia miocardica con dipiridamolo. Valutazione del tratto ST-T all’ECG dinamico sec. Holter (ECG delle 24 ore). Si sottolinea che la conseguenza del rifiuto a sottoporsi all’indagine diagnostica comporta una mancata diagnosi e/o valutazione funzionale della Sua attività cardiaca. Si garantisce che nell’esecuzione della procedura verranno osservate tutte le cautele dettate da prudenza, diligenza e perizia al fine di evitare eventi dannosi che potrebbero compromettere la salute.