OSTEONECROSI:
OSTEONECROSI FEMORE E GINOCCHIO:
DIAGNOSI PRECOCE E TERAPIA CHIRURGICA MINI-INVASIVA.
COS’È L’OSTEONECROSI
L’ osteonecrosi è una patologia invalidante che consiste nella morte del tessuto osseo per mancanza di afflusso sanguigno. Questa patologia si manifesta 4 volte più spesso negli uomini intorno ai 50 anni.
Le cause della sua comparsa possono essere traumatiche o atraumatiche.
Tra queste ultime le principali sono da ricondurre alle terapie con corticosteroidi (antinfiammatori steroidei) o all’abuso di alcool, che da sole ricoprono il 70% delle cause atraumatiche.
Altri fattori possono essere l’embolismo, le coagulopatie, le emoglobinopatie e le malattie da decompressione o della colonna spinale.
SINTOMI
I sintomi principali includono dolore e difficoltà a svolgere movimenti dell’attività quotidiana.
Il decorso è spesso veloce e i primi sintomi appaiono all’improvviso senza causa apparente.
Il dolore iniziale è intermittente e aggravato dal carico e dalla deambulazione. Rapidamente si manifesta anche a riposo e a livello funzionale impedendo le normali attività, come il camminare, portando anche alla necessità di ausili come un deambulatore.
Per informazioni:
C.U.P. – Centro Unico Prenotazione
T+39 0817178360 – solo whatsapp: 3427436573
dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 – 20.00
Sabato 8.00 – 14.00
cup@clinicaruesch.it
TRATTAMENTO
Esistono diverse strategie terapeutiche con efficacia differente che si distinguono in approcci conservativi o chirurgici.
L’aspetto più importante della cura è la tempistica: un trattamento effettuato nei primi stadi ha infatti molte più probabilità di essere efficace rispetto a interventi più tardivi.
TERAPIE CONSERVATIVE
Le strategie terapeutiche conservative sono proposte per i pazienti con la necrosi che coinvolge omero o femore.
Nel trattamento omerale includiamo:
• fisioterapia,
• terapia farmacologica
• riposo
Nel caso di osteonecrosi femorale i vari approcci possono riuscire a rallentare la progressione della malattia, ma solo se proposti al comparire dei sintomi.
Nelle terapie conservative femorali che è possibile effettuare in Clinica Ruesch includiamo anche:
• anticoagulanti,
• vasodilatatori,
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Di seguito i trattamenti chirurgici più utilizzati:
• trapianto osseo vascolarizzato e non: il trattamento consiste nel trapiantare osso sano all’interno dell’osso colpito.
• protesizzazione: consiste nella sostituzione dell’articolazione con materiale artificiale.
È un approccio irreversibile e rappresenta l’unica possibilità nei casi più avanzati di distruzione/collasso dell’articolazione.
• core-decompression: la procedura consiste nel creare un canale nell’osso tramite apposite frese al fine di diminuire la pressione al suo interno agevolandone, tra l’altro, l’irrorazione sanguigna.
Poco invasivo, spesso efficace nei casi lievi/ intermedi con un buon profilo, fino anche a quelli discretamente avanzati. Di contro però provoca indebolimento dell’osso.
• trattamento biologico o rigenerativo: applicazione locale di fattori di crescita/cellule staminali mesenchimali (staminali in grado di riprodurre diverse tipologie di cellule). Molti studi dimostrano che questo approccio influenza la prognosi positivamente.
Per quanto riguarda il trattamento chirurgico le opzioni proposte per la necrosi della testa dell’omero sono simili a quelle elencate anche per il femore.
Fa eccezione l’artroscopia di spalla che sembra avere un ruolo nel miglioramento dei sintomi, senza tuttavia impattare sul decorso della malattia.
DIAGNOSI
La chiave di un trattamento efficace dell’osteonecrosi è una diagnosi precoce, questa avviene attraverso due principali tecnologie diagnostiche:
RISONANZA MAGNETICA (RM)
Permette di individuare lesioni ancora radiograficamente silenti, garantendo una diagnosi precoce e una stadiazione della malattia più precisa (esame da eseguire ai primi sintomi);
RADIOGRAFIA TRADIZIONALE (RX)
Efficace e limitata agli esordi della malattia.
In Clinica Ruesch è operativa la Risonanza magnetica aperta G-Scan Brio di Esaote.
Si tratta di una tecnologia all’avanguardia che consente una vasta gamma di applicazioni nell’imaging muscolo – scheletrico con elevata qualità d’immagine.
Grazie ad un magnete aperto e rotante (da 0 a 90 gradi) è possibile effettuare l’esame:
• sia nella tradizionale posizione supina
• sia sotto carico (in posizione eretta o seduta)
• sia in dinamica, ovvero muovendo il segmento scheletrico interessato
La risonanza magnetica aperta G-Scan Brio di Esaote risulta ideale per chi soffre di claustrofobia.
BIOSS, CHIRURGIA MININVASIVA
In Clinica Ruesch, in casi selezionati dallo Specialista ortopedico, è possibile effettuare un approccio chirurgico meno invasivo, il cui massimo successo è nei pazienti con osteonescrosi in stadio iniziale. Si tratta della metodica mininvasiva SOIB, tecnica chirurgica unica in Italia, che mira a preservare l’osso senza sacrificarlo.
Una singola vite forata e canulata di 8 mm viene inserita nella parte d’osso danneggiata attraverso una piccola incisione di 3mm, annullando le perdite di sangue. La lega di Titanio di Alluminio e Vanadio di cui è composta le conferisce leggerezza ma permette allo stesso tempo di stabilizzare il danno.
Tramite i fori della vite è possibile introdurre quindi sostanze osteoconduttive, osteoinduttive, cementi o farmaci per un apporto biologico all’osso, oltre che al supporto meccanico esercitato dalla/e vite/i.
Questa metodica non impedisce di effettuare in seguito ulteriori approcci chirurgici più invasivi (protesi), se necessari.
RIPRESA POST-CHIRURGICA
Con la tecnica BIOSS il paziente può essere in piedi il giorno stesso dell’intervento con necessità limitata, se non nulla, delle stampelle. Il sollievo dal dolore viene registrato già a partire dalla seconda giornata post-intervento. Nell’arco di breve tempo il paziente può riprendere le normali abitudini di vita e una leggera attività sportiva.
I VANTAGGI
• preserva l’osso;
• è un approccio mininvasivo;
• annulla quasi del tutto le perdite di sangue;
• importante diminuzione della sintomatologia dolorosa nell’immediato post operatorio;
• non pregiudica interventi successivi (protesi);
• la ripresa funzionale è precoce, spesso senza bisogno di ausili (stampelle).
COS’È L’OSTEONECROSI
L’ osteonecrosi è una patologia invalidante che consiste nella morte del tessuto osseo per mancanza di afflusso sanguigno. Questa patologia si manifesta 4 volte più spesso negli uomini intorno ai 50 anni.
Le cause della sua comparsa possono essere traumatiche o atraumatiche.
Tra queste ultime le principali sono da ricondurre alle terapie con corticosteroidi (antinfiammatori steroidei) o all’abuso di alcool, che da sole ricoprono il 70% delle cause atraumatiche.
Altri fattori possono essere l’embolismo, le coagulopatie, le emoglobinopatie e le malattie da decompressione o della colonna spinale.
I capisaldi della terapia sono:
• Nutrizione adeguata
• Corretta attività fisica
• Supplementazione di Calcio e Vitamina D
• Terapia farmacologica
È stato dimostrato come una terapia correttamente prescritta e assunta è in grado di ridurre di molto il rischio di frattura, e in alcuni casi (con terapie selezionate) di invertire la patologia addirittura aumentando la massa ossea: esistono tuttavia dei problemi legati agli effetti collaterali (rari, ma in alcuni casi da gestire) e alla ridotta “compliance”, ossia alla mancata propensione dei pazienti ad assumere correttamente le terapie prescritte. Questi elementi, associati al fatto che la patologia è sotto-diagnosticata e trattata in modo insufficiente, rendono l’osteoporosi, ancora oggi, uno dei principali problemi di sanità pubblica, a causa della sua principale conseguenza, ossia le fratture da fragilità: le stesse costituiscono ormai un’emergenza sanitaria, con costi economici, umani e sociali ormai quasi insostenibili.
Contatti
C.U.P. (CENTRO UNICO PRENOTAZIONI)
Chiama
solo whatsapp
Orari
Sabato 8.30 – 12.00