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Chirurgia urologica

La Clinica Ruesch mette a disposizione dei propri pazienti equipe mediche di alto profilo che hanno scelto Napoli come polo scientifico di riferimento per gli interventi chirurgici in ambito urologico

Informazioni generali

La chirurgia urologica è quella branca della chirurgia che si occupa degli interventi chirurgici operati nella regione pubica, quindi delle problematiche relative al colon, all’apparato urogenitale e agli organi ginecologici, nella maggior parte dei casi per il trattamento di ostruzioni, disfunzioni, neoplasie e malattie infiammatorie. In generale questi trattamenti si risolvono come interventi chirurgici ai reni, all’uretra, alla prostata, al testicolo, al pene.

Gli interventi più comuni sono:

  • Nefrectomia
  • Pieloplastica
  • Ricostruzione uretrale
  • Installazione di uno stent uretrale
  • Circoncisione
  • Cistoscopia
  • Escissione di un’idrocele
  • Intervento all’ernia inguinale
  • Meatoplastica
  • Orchiopessia
  • Scrotoplastica
Approfondimenti

Obiettivi

Le patologie che solitamente richiedono l’utilizzo della chirurgia urologica sono lesioni al midollo spinale, lesioni agli organi della zona pelvica, malattie croniche di tipo digestivo e urinario e infezioni e infiammazioni ai danni della prostata. Queste malattie hanno un forte impatto sul sistema digestivo, renale e riproduttivo. Molte di queste problematiche possono essere risolte mediante trattamenti chirurgici.

I tumori possono manifestarsi in tutto il corpo e la zona pelvica non fa eccezione: le neoplasie urologiche, infatti, sono in aumento.

Tra le altre patologie, i calcoli renali, malattie e infezioni a carico degli organi della regione, malattie pancreatiche, coliti ulcerose, disfunzione erettile e infezioni del tratto genitourinario.

La chirurgia urologica ha vissuto una rivoluzione grazie ai sistemi diagnostici urodinamici, che ha portato enormi benefici al settore: la laparoscopia, l’esame endoscopico, l’installazione di protesi e le tecniche per immagini. Ogni anno queste innovazioni portano la chirurgia urologica avanti per un trattamento migliore delle patologie.

Neoplasie: Il cancro alla prostata è uno dei tipi di tumori più comuni nella popolazione maschile: si stima che un uomo su dieci verrà, nel corso della sua vita, colpito da questa malattia. Ad ogni modo, il cancro alla prostata è in genere trattato con successo tramite un intervento chirurgico.

Un altro tipo comune è il cancro al rene, l’ottavo più comune nella popolazione maschile e il decimo in quella femminile. Il più comune tra i tumori che colpiscono il rene è il canciroma alla cellula renale.

Altre patologie:L’allargamento della prostata (iperplasia prostatica benigna) è una patologia molto comune ed è solitamente trattata per mezzo di un intervento chirurgico. La cistite interstiziale (un’infezione vescicale di origine sconosciuta), di cui è spesso vittima la popolazione femminile, e che porta tra i suoi sintomi forte dolore e incontinenza, è spesso trattata, così come altre forma di incontinenza, tramite un intervento.

L’incontinenza fecale, che affligge persone di tutte le età, è una patologia molto diffusa ma poco curata. Le donne hanno molte più possibilità di contrarre questa patologia, poiché alcuni casi è dovuta a danni ostetrici. Inoltre, molto comune è anche l’incontinenza urinaria. Tuttavia difficilmente questi problemi vengono riportati all’attenzione di un medico.
Al giorno d’oggi esistono diverse procedure chirurgiche per agire sull’incontinenza fecale e urinaria. Tra questi, fascette per ricostruzione per la via retropubica e sfinteri artificiali per l’incontinenza fecale e per quella urinaria.

Alcune tra le malattie benigne, invece, sono la disfunzione sessuale, i calcoli renali e problemi legati alla fertilità.

La chirurgia urologica oggi

Fino alla fine del diciottesimo secolo, le operazioni urologiche si risolvevano spesso in interventi addominali di chirurgia ‘aperta’, lunghi ricoveri in ospedale e lunghi tempi di convalescenza. Oggi, la chirurgia è molto meno traumatica, con ospitalizzazioni rapide. I piccoli e poco invasivi interventi sono quelli all’ordine del giorno nella maggior parte dei casi, specie grazie alle nuove tecniche laparoscopiche che si sviluppano di anno in anno.

La chirurgia laparoscopica è infatti utilizzata con grande efficacia nel trattamento dei tumori relativi al rene, nella nefrectomia (la rimozioni di un rene), nell’escissione dei linfonodi, nei casi di cancro alla prostata o all’uretra, nel trattamento dell’incontinenza, nella ricostruzione urologica, sui calcoli renali e talvolta anche per disfunzioni ai danni della vescica.

Diagnosi

Effettuare dei test è una procedura standard per determinare se il paziente potrebbe affrontare meglio un’intervento aperto o laparoscopico, nella chirurgia urologica così come in tutte le altre branche della chirurgia. Per alcuni tipi di cancro sarà necessario effettuare gli esami del sangue. Inoltre, di estremo aiuto ai fini della diagnosi sono gli strumenti della diagnostica per immagini, come l’ecografia e la radiografia.

Un esempio di test effettuato esclusivamente in sede urologica è la cistoscopia, spesso utilizzata per gli interventi alla vescica e all’uretra. Si tratta di inserire un piccolo strumenti di cattura all’interno della vescica. Per i problemi del colon può essere utilizzata l’endoscopia.

Post-operatorio

Il ricovero in ospedale dopo un intervento di chirurgia urologica spazia da un giorno ad una settimana e dipende, ovviamente, dall’entità della patologia e dall’invasività dell’intervento (ad esempio, un intervento laparoscopico sarà invasivo, e dunque più facilmente recuperabile, di un intervento aperto). La maggior parte degli interventi urologici richiede l’utilizzo dello stent e del catetere, rimossi una volta conclusasi l’operazione. Come già anticipato, i pazienti che hanno subito un intervento di tipo laparoscopico sono soggetti a minor tempo di ricovero, guarigione più rapida e minor rischio di infezioni.

Rischi

I rischi associati ai trattamenti di chirurgia urologica variano, ovviamente, in base alla procedura utilizzata e all’estensione della parte dell’organo trattato.

Le problematiche della chirurgia aperta sono anche quelle relative a tutti i tipi di chirurgia, come i problemi di natura anestetica relativi al cuore e ai polmoni. Invece, per quanto riguarda la chirurgia laparoscopica,  è più alto il rischio di danneggiare gli organi adiacenti a quello interessato.

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